Ovviamente qua' si parlera' dell'ispirazione del musicista.
Nello sport e' definito “stato di grazia”, nelle arti marziali e nella meditazione
e' conosciuta come “illuminazione”.
Suonando in un gruppo probabilmente se anche solo uno della band e' ispirato,
trascina a se gli altri immediatamente!
Personalmente, nella composizione consiste nel “sentirsi” che verra' fuori qualcosa di bello.
Ho trovato interessante tempo fa la visione di un blogger che ha affermato che
dopo la prima nota le altre arrivano da sole...basta lasciarsi andare,
ascoltare piu' che comporre.
“piace a me quindi piacera' a tutti, e, “non mi piace quindi non piacera' a nessuno”
e' un'idea sbagliata.
Ovviamente un melomane puo' passare dall'ascolto di Bach al musicista di strada
tranquillamente...e' importante cogliere le sfumature.
Tanti generi tante influenze...
un centometrista non puo' vincere una gara se non si allena!
Ma l'ispirazione comprende gia' in se le fasi preliminari.
Studio, note, accordi, armonia, metrica, strumenti da usare...
tutto cio' e' scontato, conosciuto!
La differenza e' data dall' ”intenzione”!
Sottile, effimera, ma basilare!!!
La differenza tra suonare ed eseguire e' data proprio dall'intenzione.
E quest'ultima nasce dall'ispirazione!
Non si va per tentativi... non si cerca il brano che “funzioni”
I tormentoni sono sempre rimpiazzati, magari dopo due mesi!
Probabilmente un brano “ispirato” invece rimane nella storia perche'
“trasferisce” sensazioni forti!
Ovviamente e direi erroneamente ci si sente frustrati se non si e'
in uno stato di ispirazione...in quei casi si scollega tutto e si fa altro...un atto di umilta'!
...e infatti mesi in studio per 45 minuti di musica lo testimoniano.
Perche' i discografici manovrano milioni? Probabilmente perche' riconoscono,
anche in una tranquilla serata al Pub, un talento!
Osservano tutto...la comunicazione con il pubblico,
il rapporto con gli altri componenti del gruppo...
ma soprattutto come si muove...come si esprime,
notano subito se e' in grado di creare capolavori
Tornando all'ispirazione in se,
questa ci porta a fare cose sensazionali...
addirittura dobbiamo esercitarci parecchio per riuscire a padroneggiarle.
E' pero' il momento in cui si crea ad affascinarmi tanto!
Quando mi sento “sintonizzato”, collego la chitarra, un 4\4 deciso,
e via! Registro tutto senza badare alle sfumature o agli errori.
Questo anche per giorni. Poi riprendo cio' che reputo buono
e ci lavoro su per il tempo necessario... anche qualche settimana o qualche mese...
pero' tranquillo per il fatto che la parte piu' difficile, quella creativa, e' gia' stata svolta!
Personalmente penso che ognuno di noi, come e' vero che possiede
un'aura elettromagnetica, possieda anche una propria originalita'
nel trasmettere “oltre le note”...
Raramente ho sentito dire che una cover fosse migliore della versione originale...come mai?
A volte anche se la cover era stata eseguita da un gruppo piu' famoso!
Mixaggio e Mastering piu' professionali?, quello si...
pero' la versione originale, che comprende la visione interiore dei musicisti,
non puo' essere eguagliata!
Approfitto per dire che, sia in questo che negli altri Blog, non ho la
pretesa di parlare in modo oggettivo...per me e' importante,
la mia e' una visione soggettiva.
Ogni musicista ha dei propri rituali personali per
“evocare” l'ispirazione...l'esperienza lo permette!
La sensazione e' quella giusta, la fusione con la musica e' totale.
Un po' come chi fa un lavoro rischioso controlla adrenalina e paura,
cosi il musicista controlla l'euforia piuttosto che esserne “schiacciato”.
Comporre musica e' una sfida! Con se stessi...
E come tutte le sfide lo stato d'animo deve essere quello del “vincero' io”!
Quando l'ispirazione e' ben presente, questo puo' succedere!!!