Se doveste incontrare un genio, che sia musicista o altro,
e se doveste definirlo un genio, rimarrebbe stranito e
vi risponderebbe che non ha fatto niente di speciale,
e' nella sua norma, o addirittura vi dira' che quell'opera non e' granche'!!!
Perche'? Perche' la natura del genio e' inscindibile dall'umilta',
e, ugualmente importante, la sua vita e' vissuta
con una severa e costante autocritica...
ma come fa un genio a fare meglio degli altri
e ad arrivare prima alle soluzioni?
Perche' e' incontentabile e perfezionista...
per lui esistono solo due livelli...perfezione o mediocrita'!
Non credo che, come va di moda oggi, si possano fare
studi analitici e di laboratorio per capire se un genio utilizza
piu' aree del cervello...
non sono d'accordo con queste cose.
E' molto piu' affascinante scoprire che e' la sensibilita' a renderlo tale...
Si puo' essere geniali in qualsiasi settore della societa'...
arte, commercio, rapporti con gli altri...
Ovunque si trovi, un genio ”stimola” gli altri, in maniera naturale!
Ma come si convive con la genialita'?
Sicuramente non si da per scontata, quindi vanita'
e arroganza vanno allontanate con decisione...
In secondo luogo la bilancia tra insegnare e
imparare deve essere sempre in equilibrio...
E' risaputo che i geni non vanno d'accordo con le regole...
o perlomeno con le regole imposte loro dagli altri...
Sintetizzando questo delicato passaggio si puo' dire
che la posizione di un genio sia simile a: “se faccio meglio di te, perche'
devo seguire le tue regole?”
C'e' chi segue un percorso e c'e' chi lo crea!
Questa attitudine mette un genio in cattiva luce,
l'atteggiamento rasenta l'antipatia, pero',
a conti fatti e' l'opera a parlare, qualsiasi essa sia!!!
L'arma segreta del genio e' l'osservazione... degli altri e di se stessi.
Sfioro soltanto, perche' mi interessa poco, l'argomento dello stile di vita
irregolare delle persone geniali...
Eccessi e abusi portano allo sfinimento,
e si diviene l'ombra di cio' che si e' stati...
ma ripeto, non mi interessa.
Il genio, nella musica, tocca corde “universali”...
non si limita a comporre un brano,
tutto deve essere esaltante! tutto deve estasiare l'ascoltatore!
Restiamo nella musica...
Oltre ai grandi artisti della Musica Classica, da Bach a Beethoven…da Mozart a Vivaldi,
tutti estremamente originali e innovativi, nell'era contemporanea
si puo' tranquillamente citare il Maestro Ennio Morricone!!!
I suoi arrangiamenti erano talmente raffinati che gli artisti dormivano su quattro guanciali
sapendo che un loro brano "di peso" sarebbe stato arrangiato da lui!!!
Dando per scontata la loro perizia nel solfeggio e una estrema "confidenza"
con il pentagramma, questi geni avevano il dono di "sentire"
cio' che stavano scrivendo…allo stesso modo di una "visione"…
Nella loro mente tutto suonava come sarebbe successo in seguito con l'orchestra!
Meraviglioso!!!
Una sorta di "allucinazione creativa"
Un esempio? magari un genio crea una parte musicale traendo lo spunto ritmico
dal passare di un cavallo al galoppo, o di un treno…
tutto nella sua mente diventa un 4/4 che prende forma e colore!!!
L'asso nella manica del genio e' la sperimentazione…
Fluttuare dentro e fuori dalle regole, inventare e trasformare suoni,
Uscire dalle metriche classiche per poi rientrarvi!
Insomma… se entrate in contatto con un genio… non chiedetevi come faccia
a creare certe cose…godete del suo lavoro ed assorbitelo al massimo!!!
…e ripeto…non dimentichiamo che un genio, così come ognuno di noi,
ha sempre qualcosa da imparare e ha sempre qualcosa da insegnare!